El me motorin!

Il motorino giallo stava appoggiato vicino al portone di Giancarlo -detto Il Gianca- in un vicolo tiepido non lontano dal Duomo. La luce dorata di maggio illuminava di traverso il vecchio muro e non immaginavo che capo a paio di mesi me ne sarei venuto via definitivamente da Verona.
Ognuno in base a capacità accudiva al completamento di questo snello ciclomotore dal serbatoio giallo raccattato un pezzo qua uno là, unito da viti, dadi e suste che via via venivano ad aggiungersi per tenere insieme il tutto.
Spinto fuori all’ aperto con il carburatore imboccato sul cilindro, se tiravi la manopola del gas rilasciandola all’ indietro potevi sentire un allegro plop plop che confermava come cavo, guaina e molla di ritorno fossero stati montati correttamente e ben disposti a funzionare.
Ora il Gianca salta sulla sella per dare aderenza alla ruota e noi dietro si spinge.
“Roooooooooooo ten ten ten trrrrreeeeeeeeccccc”. Il motore si accende con uno strappo nervoso e un crepitio allegro esce dalla marmitta a doppio cono.
Una festa! E il Gianca si fa il primo giro attorno alla lunga aiuola alberata che costeggia il lungadige poco lontano da Ponte Pietra.
Per ordine di anzianità ci si da il turno a salire sul motorino giallo, scoppiettante.
Ma all’ ombra degli alberi, con la sua pretenziosa tenda rosso amaranto c’é un bar frequentato da anziani trentenni che bevono cocktail ai tavolini. Il padrone ha già telefonato e in qualche minuto la Multipla bianca e nera dei vigili é sul posto.
Scendono con l’ andatura da sceriffi. “Di chi é il motorino?”. Recuperato un pezzo qua un pezzo la, ovviamente non ha libretto.
“Non sappiamo!” Motorino giallo sta li, appoggiato un po di sbieco contro uno degli alberi.
Arriva il carro attrezzi che lo porterà in centrale, forse per essere demolito senza nemmeno venire acceso un’ ultima volta.
La pula va via: ha già dato le disposizioni. Il Gianca si avvicina al meccanico del carro attrezzi che sta caricando sul pianale Motorino giallo
“Capo, Capo! Nol pol far de manco de legarlo e far finta de gnente?” :-)
“Butéi, no pòso: Vago in rogne mì……. Me dispiàse” :-(
Il carro attrezzi va via smarmittando.
Il Gianca ha già sedici anni, è già praticamente un adulto perché lavora ma a un certo punto non tiene più.
Gli vengono fuori le lacrime e guarda giù per Corso Sant’ Anastasia
“El me motorìn!” singhiozza……
“El me motorìn!!”