La bisnonna che non ho mai conosciuto

Paolo Querini
2 min readDec 29, 2019

A Ovaro entrando nello studio del nonno c’era -e c’è ancora- il ritratto di una signora severa vestita di nero, che guarda giù dalla parete di sinistra:

E’ Nonna Mina; la bisnonna mai conosciuta, morta poco più che quarantenne, separata da un incolmabile succedersi di stagioni, frapposte tra la sua e la nostra esistenza.

Da piccolo quello sguardo muto mi incuteva un certo timore e consideravo il dipinto una cosa risalente ad un’ altra epoca ne più ne meno come la cassapanca di noce intagliato dell’ atrio.

Solo di recente ho riflettuto sul quel quadro e al perché fosse li da sempre:

Per il nonno era la sua mamma che seguitava a guardarlo, anno dopo anno; medico condotto seduto alla sua scriva-nia o intento ad esaminare corpi che solo davanti a lui si mostravano in tutta la loro indifesa precarietà e poi in un precipitare di anni, lui a sua volta padre, lui che invecchiava e la mamma ora più giovane che seguitava a guardare giù verso di lui.

Fino all’ultimo dei giorni: Il secchiello con l’acqua santa ai piedi del feretro e la gente, tanta gente venuta a salutarlo riempiendo l’atrio di casa ed il cortile. Venuta a salutare Luigi Covassi, medico di Ovaro per oltre sessant’anni nato a Caneva nella corte dal Fari.

La storia potrebbe anche terminare qui ma allora nonna Mina non avrebbe con noi alcuna relazione. Credo che il modo giusto per ricordarci di lei sia invece di farle dare un’occhiata a questa collinetta su cui radunati attorno ad un fuoco in occasione dell’ ultima notte del 2018 si stringono allegri Nicola, Martino, Mirco, Eva, Alice e Tommaso suoi bis-bis nipoti e avere otto discendenti su una sola collinetta -perché poi siamo quassù a festeggiare anche noi genitori- mi sembra dia una prospettiva e rappresenti un buon risultato per una signora vestita di scuro che da cento anni se ne sta a guardarci e chissà? Magari anche a proteggerci, appesa alla parete di sinistra dello studio del nonno.

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Paolo Querini

Professionista ed Amministratore carnico, autonomista di formazione marxista. Cerco di essere utile ai miei simili perché (di solito) mi stanno simpatici